Cos'è successo al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari? Come procede l'iter di partecipazione e riscrittura del nuovo testo che sarà approvato dalla giunta? E le rimozioni degli impianti "senza scheda" nemmeno registrati in banca dati? Perché sembra che a Roma su quel versante delicato e importantissimo, come sul decoro in generale, sia tutto fermo?
A questa e altre domande cercheremo di dare risposta e spiegare perché a febbraio 2014, la spinta innovatrice del sindaco Marino, che aveva messo il decoro nelle sue priorità, sembra essersi fermata.
Cominciamo dal PRIP, innanzitutto. Quel piano regolatore degli impianti che Roma aspetta da ormai 20 anni - complice l'inerzia di una intera classe politica, sinistra compresa - e che, dopo la sua scrittura da parte della giunta Alemanno (che ne fece un cavallo di battaglia ma che poi - a differenza di regolamenti complici, delibere e sanatorie dell'esistente - non approvò mai), è stato ripreso dalla giunta Marino nella bozza originaria, per avviare un percorso di partecipazione con i soggetti interessati, che si è concluso il 17 dicembre.
In quel contesto, sono pervenute alla commissione commercio presieduta da Orlando Corsetti, 17 proposte di modifica dell'attuale testo di AequaRoma, commissionato da Alemanno: 5 sono delle associazioni e ditte pubblicitarie, molte di singoli cittadini e onlus, ma solo una entra nel merito del processo di emendamento alla proposta di PRIP: è quella della nostra associazione insieme a VAS - Verdi Ambiente e Società.
La nostra proposta, già avanzata nella campagna elettorale dello scorso anno, prevede l'azzeramento delle attuali concessioni, favorito dalla scadenza dell'ultimo rinnovo previsto a dicembre di quest'anno, congiuntamente alla revisione dell'articolato normativo, delle tavole illustrative, all'aggiunta di un capitolo sulle misura di salvaguardia - in attesa che il PRIP e i "piani di localizzazione" entrino a regime - e di una parte dedicata alle modalità di gestione dell'ultima, temutissima fase: quella dei bandi di gara.
Dunque, le proposte di riforma ci sono. Serve una decisione "politica" su quali prendere in considerazione. Ed è proprio su questo, che si è bloccato tutto.
Pare, insomma, che siano andate a buon fine le pressioni della lobby dei cartelloni.
Ma cosa diceva l'assessore Leonori, qualche mese fa?
Vediamo. Nell'intervista rilasciata il 22 ottobre a Repubblica, l'assessore dichiarava che dopo aver svolto i piani di localizzazione "la città poi sarà divisa in lotti, da un minimo di 5 a un massimo di 8: per ogni area sarà fatto un bando europeo, in modo da poterla affidare ad un concessionario che dovrà impegnarsi anche a mantenere la zona libera dall'abusivismo ... E questa è una delle sfide per fare un passo avanti e per garantire alla capitale il decoro che merita".
Propositi che vennero confermati nelle successive dichiarazioni della Leonori del 31 ottobre, 26 novembre e 7 dicembre ("entro il 2014 verrà ridisegnato l'assetto della cartellonistica pubblicitaria" diceva l'assessore).
Ma le cose, hanno cominciato a prendere una brutta piega da quando, nella parziale revoca della sanatoria di Alemanno, fu mantenuto il recepimento degli impianti del riordino nel futuro Piano Regolatore e nei piani di localizzazione. Tradotto: vengono rinnovati 15 mila impianti che inseriti nei futuri piani di localizzazione, impediscono la riforma della cartellonistica basata sulla scadenza dei titoli concessori e autorizzativi da riassegnare con il metodo dei bandi di gara per macroarea.
E da lì abbiamo capito che la strada era in salita.
Poi due mesi di rallentamenti e lungaggini a cui si è giunti, ora, alla discussione delle proposte di modifica del PRIP, con metodi a dir poco discutibili da parte dell'Ufficio Affissioni che ha giudicato la fattibilità degli emendamenti.
Giovedì prossimo, ci sarà la nuova seduta della commissione commercio a cui prenderà parte il dirigente servizio Affissioni e Pubblicità: lo stesso che lavorava per Alemanno. E che Marino ha riconfermato.
E mentre l'orizzonte utile ad approvare il PRIP entro dicembre, si assottiglia sempre più e i cartellonari fanno festa, è arrivata la promessa dell'assessore: a marzo 2013 verrà licenziato il PRIP della giunta Marino che farà il giro di consultazione dei municipi e ritornerà in commissione per essere infine concluso e approvato in Consiglio Comunale, per la fine dell'anno. Ma quale PRIP sarà e i tempi saranno rispettati?
Lo diciamo a chiare lettere: se l'assessorato a Roma Produttiva deciderà di rallentare l'iter di approvazione o di varare un PRIP fotocopia rispetto a quello di AequaRoma, se insomma deciderà di NON riformare il settore, Bastacartelloni e VAS - con il supporto di Cartellopoli e di tutto il movimento antidegrado - denunceranno questo ennesimo colpo di mano che sancirebbe la definitiva continuità di vedute con la passata amministrazione di Alemanno e Bordoni.
BASTA PRESE PER IL CULO!!! SIAMO STUFI COME CITTADINI ED INDIGNATI COME UOMINI!!!
RispondiEliminaGUERRA CONTINUA E TOTALE ALLA MAFIA DEI CARTELLONI. HANNO DEVASTATO ROMA MA NON GLI ANDRA' SEMPRE LISCIA. E' UNA PROMESSA.
e chi la farà questa sacrosanta guerra? Gli eroi da tastiera che da anni si limitano ad abbaiare alla luna, sempre più stancamente e con credibilità prossima allo zero? Gli EROI CIVILI di Bastacartelloni, VAS e Cartellopoli da anni dedicano parte della loro esistenza a questa guerra ma la "ggente" oltre che scrivere lettere (ed è già molto) ai quotidiani e inserire commenti incendiari sui blog...COSA HA FATTO PER OPPORSI VERAMENTE A QUESTO LURIDO INCIUCIO DI QUASI TUTTI I POLITICI,anche quelli "desinistra" CON I CARTELLONARI MERDOSI?
RispondiEliminaAppunto, come te caro "pasquino" che insulti nascondendoti dietro un nick, esatto, allo stesso modo
RispondiEliminaEd evita di rispondere la banalità che anch'io uso un nick perché a cartellopoli mi conoscono fin troppo bene
Marco1963
A PIAZZA DI PRISCILLA Raddoppiano i megacartelloni.
RispondiEliminavedere cartellopoli di oggi 25 Febbraio 2014
Sig. Marco63 lei ha una bella coda di paglia...lo sa?
RispondiEliminaQuali sarebbero gli insulti? Non ho insultato nessuno. Ho solo constatato che per fare una guerra ci vogliono truppe numerose, motivate e ben equipaggiate e mi pare che nessuno possa affermare seriamente che attualmente esistano nella guerra a cartellone selvaggio.
Ci siamo mai conosciuti in questi ANNI di battaglie ? Non mi pare proprio.
In quattro anni di questa guerra sono stato sempre presente o quasi a tutte le manifestazioni e alle iniziative REALI sul territorio, in Comune e nei municipi promosse da Bastacartelloni e le altre associazioni e blog antidegrado ma non ho mai avuto il piacere di conoscerLa. Cos'è tutta questa acredine rabbiosa? Non capisco.Nel commento mi riferivo a coloro che da anni promettono fuoco e fiamme,abbattimenti e distruzioni di cartelloni..E POI NON FANNO NIENTE.
Se Lei si riconosce in quel tipo di persone è un suo problema.
Keep calm..sig. 63 e indirizzi la sua rabbia contro gli "amici degli amici" che continuano imperterriti a fare terra bruciata della nostra città.
Mi stia bene.
Buona primavera