lunedì 24 gennaio 2011

Ci si mettono anche le istituzioni?

Nuova iniziativa lanciata dalla Regione Lazio: dopo la campagna "Mi state a cuore", che lo scorso dicembre trovò spazio in un numero esorbitante di cartelloni pubblicitari (non esclusa la miriade di quelli illegali), questa volta ci si occupa di usura.
Se lo scopo è anche in questo caso meritorio, non dovrebbe sfuggire ai responsabili della Regione Lazio il fatto che i loro manifesti vengono affissi su impianti legali ma anche su quelli in qualche modo illeciti.
Le foto che seguono (prese oggi in Via Ostiense all'altezza dei vecchi mercati generali) mostrano un esempio della pubblicità della regione Lazio affissa su un impianto di dubbia legalità. Ad abbundantiam, nella foto appare anche la pubblicità "Città Nuove" che fonti giornalistiche riportano essere vicina alla presidente Polverini.




Per evitare di correre il rischio di essere il primo inserzionista ad essere sanzionato, come espressamente previsto dalla normativa comunale, la Regione Lazio dovrebbe pretendere dalla ditta di affissioni che i propri manifesti vengano messi solo su impianti regolari sotto tutti gli aspetti della normativa.

Molto sommessamente ci permettiamo quindi di invitare la Regione Lazio a prestare maggiore attenzione negli incarichi e nei contratti con le imprese del settore affissioni, per evitare di essere complice e nello stesso tempo vittima dei comportamenti illegittimi dei "cartellonari'.

Possiamo sperare che la Regione Lazio faccia da apripista per delle affissioni con il "bollino di qualità"?

23 commenti:

  1. Illegali, illeciti.
    Ma abusivi non si può dire più?

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  2. Il fiume orrendo dei cartelloni messi "a dove/come c. ce pare" è iniziata subito dopo la presa del Campidoglio dei barbari ALAMANNI e si è gonfiata da vergognarsi sfregiando ogni angolo di bellezza della città in occasione delle ELEZIONI REGIONALI. Anche oggi spesso i più laidi cartellonari "inaugurano" i loro nuovi scempi con quel tipo di pubblicità "istituzionale" (es l'ultimo sfregio dei giardini di p.zza Re di Roma).


    La cosa è talmente palese che offende e rattrista ancor di più convivere con un esercito di CIECHI/IGNAVI = i miei concittadini (pochi in effetti i conniventi/beneficiari)

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  3. 1. le istituzioni (comune di roma compreso) non sono nuove ad iniziative come queste;
    2. sarebbe perciò opportuno mandare queste segnalazioni direttamente agli uffici stampa;
    3. i cartelloni in foto violano diverse norme del codice della strada e sono dunque certamente ILLEGALI.

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  4. mmmmm ... il Comune di Roma che sanziona la Regione Lazio per pubblicità illegale ... mica male.
    Purtroppo sappiamo tutti che non accadrà mai, in una città che in termini di legalità ha raggiunto (e forse superato) livello africani.
    Alla faccia di chi aveva paura di un Sindaco "legge e ordine": un bluff colossale!!!

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  5. Dire semplicemente da una foto che un cartellone è illegale (almeno da queste foto), è azzardato. La cartellonistica è sottoposta a due diversi regimi di regolamentazione in base alla data del rilascio delle autorizzazioni. Infatti fino a una certa data di rilascio valgono le regole dettate dal codice della strada (comprese alcune deroghe allo stesso concesse dal Comune di Roma), dai vincoli paesaggistici e così via. Da una certa data in poi è stata introdotta la deroga GENERALE al codice della strada, per cui sono state annulate le distanze minime già dimezzate in precedenza e l'unica regola che è rimasta è stata quella del "basta che non intralci la visibilità dei segnali, dei semafori, delle curve, e che sugli spartitraffico non ci siano impianti più larghi dello stesso spartitraffico". Quindi è inutile dire " quel cartello è illegale perchè sta a 5 metri dal semaforo" Se è stato autorizzato entro una certa data è così, altrimenti, se è stato autorizzato dopo una certa data, basta che il semaforo si veda. Quindi per tacciare un impianto di irregolarità al codice della strada, bisogna sapere prima a quando risale la sua autorizzazione.
    Speriamo che il nuovo piano regolatore faccia tabula rasa di tutti questi cavilli e giochetti e che detti regole chiare e soprattutto condivise con i cittadini e le loro associazioni.

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  6. Scusate l'ignoranza ma una commissione comunale può varare norme che derogano ad un codice applicabile in tutto il territorio nazionale approvato con provvedimento di legge del Parlamento?
    E' vero che viviamo a Puttanopoli ma insomma non mi pare proprio giuridicamente corretto.
    A questo punto che senso ha andare a contrattare se questi calpestano il codice della strada?
    E perchè non calpestare il Codice dei beni culturali e ambientali?
    Perchè non abolire la Magistratura?
    MA VI RENDETE CONTO CHE LO SCEMPIO DEL PAESAGGIO DISCENDE DALLO SCEMPIO DELLA DEMOCRAZIA REALIZZATO DAL BERLUSCONISMO IN OSSEQUIO AL PIANO DI RINASCITA NAZIONALE DELLA LOGGIA P2??
    L'indicibile massacro del paesaggio romano dovrebbe provocare una sollevazione MONDIALE degli intellettuali e di tutte le persone civili appassionate della Storia di Roma e invece stiamo qui a osservare SGOMENTI dove possa arrivare la sete di denaro e di potere di una "classe dirigente" che mentre decide a tavolino di vessare le famiglie e i lavoratori (meno tasse per tutti..si lallero!!)spende e spande per assumere amici, figli, amanti a spese della collettività e festeggia a cocaina e troie.

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  7. R.A. è caldamente invitato a fornire riscontri alla presunta deroga generale al codice della strada, che per l'appunto, è una legge nazionale ed in quanto tale può essere derogata entro i limiti imposti dalla stessa e non certo abrogata da regolamenti comunali.

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  8. Non credo ci sia alcuna deroga generale al codice della strada. Chi potrebbe decidere se il cartellone oscura un semaforo o meno? L'operaio in nero che lo monta durante la notte? In relatà la famigerata delibera 37 ha solo sanato gli abusi si spera temporaneamente. Ma una sanatoria non permette nessuna deroga ad una legge dello stato che è gerarchicamente superiore. Sarebbe come dire che siccome c'è stata una sanatoria edilizia per le coperture dei terrazzi abusivi entro una certa data, adesso tutti posso coprire abusivamente un terrazzo. E' chiaro che si cerca di fare confusione! E probabilmente è proprio l'intento nascosto della delibera 37: fare un tale casino che alla fine per una serie di ricorsi e controricorsi, tutto verrà sanato. E Roma resterà sfregiata per sempre.

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  9. Fare qui una discussione sulle norme e sulla interpretazione delle stesse non e` possibile ne utile.
    Il Comitato ha attentamente studiato la normativa e posso assicurare che fino ad una certa data gli impianti pubblicitari potevano essere legittimamente collocati in deroga al C.d.S.
    E questa e` una delle ragioni per le quali il Comitato Promotore, per porre rimedio ad una disciplina scandalosa, ha proposto una delibera di iniziativa popolare che contiene tra l'altro la richiesta di fare subito il Piano Regolatore degli Impianti.
    Perche` proprio il Piano Regolatore fa piazza pulita di tutte le deroghe, i cavilli, le interpretazioni, ecc. ecc. e stabilisce con precisione, dove, come quando, quanto e perche` vengono collocati, cartelloni, arredi urbani, segnali e quant'altro.
    Il Piano Regolatore era previsto da almeno 10 anni,ma proprio per il motivo che ho detto prima, le amministrazioni che si sono succedute nel tempo si sono guardate bene dal farlo......
    Ora, non e` che l'attuale amministrazione fosse entusiasta di realizzare ed approvare il piano, anzi...., ma la pressione esercitata sia dalla proposta di delibera, sia dall'opinione pubblica, sia il lavoro di sollecito,intimazione e denuncia fatto dal Comitato e da altri soggetti, sta portando finalmente all'adozione di questo indispensabile strumento.
    Ecco perche` vi si sta dicendo: abbiate ancora un poco di pazienza, anche perche` stanno arrivando altre importantissime novita`oltre al piano.
    Lorenzo

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  10. Ultimissime dal capolinea Metro A Battistini:
    ripiantato un cartellone della FAMIGERATA DDN, ESATTAMENTE NELLO STESSO PUNTO DOVE ERA STATO RIMOSSO QUALCHE TEMPO FA.
    Altro che class-action..la tracotanza dei cartellonari non ha limiti.
    Il comune spende soldi nostri per le rimozioni e questi porci cartellonari dopo pochi giorni ripiazzano la loro merda con tanto di cartellino:
    SIAMO STANCHI DI PRESE PER IL CULO!
    VISTA LA SITUAZIONE DI TOTALE ANARCHIA E PREPOTENZA CHI PUO' CREDIBILMENTE PROPORRE UN PIANO REGOLATORE SE PRIMA NON SI NEUTRALIZZANO QUESTI BANDITI?
    NON POSSIAMO TOLLERARE QUESTO FAR-WEST!!

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  11. preciso meglio la questione deroghe.
    Il vecchio C.D.S. prevedeva le deroghe per gli impianti e quindi non e` che il Comune ha cambiato la legge nazionale o e` andato in contrasto con quella: i regolamenti comunali non hanno fatto che copiare pari pari la possibilita` di deroga prevista dallo stesso C.d.S.
    Allorche` il C.D.s. nel tempo e` stato aggiornato, le norme in esso contenute hanno ristretto le possibilita` di deroga.
    ma il Comune di Roma, all'epoca amministrato da Rutelli e opi da Veltroni, anziche` revocare le autorizzazioni per effetto della mutata normativa, le ha prorogate, riprorogate, ed ancora prorogate con la scusa che si doveva fare il piano.
    Ora che il piano sta per arrivare, tutte queste vecchie autorizzazioni decadranno.
    Lorenzo

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  12. Ma dove crediamo di andare con la classe politica attuale:

    - MARRAZZO
    - BASSOLINO
    - IERVOLINO
    - ALEMANNO
    - STORACE
    - CUFFARO

    il più colto avrà la 5 elementare!!

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  13. ISTALLATI STANOTTE ULTERIORI CARTELLONI SULLA VIA CRISTOFORO COLOMBO NEL TRATTO CHE VA DA P.ZZA NAVIGATORI ALLE MURA AURELIANE. NON SO SE DI RECENTE AVETE AVUTO OSPITI STRANIERI, VI ASSICURO CHE C'E' DA VERGOGNARSI A PORTARLI IN GIRO PER ROMA.

    Mc Daemon

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  14. Ma che c'entra la P2, fitz? L'abusivismo è insito nel comportamento dei romani, a partire dalla macchina in doppia fila.

    Spero che le novità siano buone, Lorenzo, perché le ditte continuano a mettere cartelloni.

    Ma ce lo ricordiamo quante sono le ditte, comitato?

    Sono TRECENTOTRENTATRE' (333) e voi pensate che basti il piano regolatore?

    Serve un bando di gara per assegnare la gestione della pubblicità esterna a UNA O POCHE DITTE, come avviene in Francia.

    Con trecento ditte il comparto affissioni è INGOVERNABILE.

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  15. Les, senza il piano regolatore il bando di gara che tu proponi non si puo` fare.
    Anzi, senza i piani di localizzazione, quelli che stabiliscono via per via, piazza per piazza, dove, quanto e come si possono mettere o non mettere i cartelli, un bando del genere non e` proprio possibile.
    L'impresa che lo vincesse non saprebbe quali cartelloni togliere, dove mettere i suoi, ecc. ecc.
    Sull'opportunita` di lasciare in mano da una impresa privata una questione nella quale sono invece prioritari gli interessi generali di tutela del territorio, io ho piu` di qualche perplessita`, ma se ne puo` discutere, e` una proposta comunque razionale e valida.
    Lorenzo

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  16. Ma perché se in tutto il mondo funziona così - poche ditte che gestiscono la pubblicità outdoor con i risultati che vediamo: impianti sicuri, uniformi, eleganti - a Roma e solo a Roma ci devono essere trecento società che piantano cartelloni uno diverso dall'altro? Così come stanno le cose, chi tutela il territorio, il Comune? Con 333 ditte è impossibile tutelare il territorio, per questo si fa il piano regolatore, così le imprese che vincono il bando - massimo cinque - sanno dove installare i cartelloni.

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  17. Non è accettabile la disinformazione che lo stesso Comitato Promotore ha dato riguardo ai commenti pubblicati all’articolo del 24 gennaio scorso dal titolo “Ci si mettono anche le istituzioni?”.

    Un non meglio identificato R.A. ha sostenuto che le regole sono valse fino ad una certa data non precisata, dopo la quale sarebbe entrata in vigore una deroga generale al Codice della Strada, di cui non ha fatto sapere (benché invitato a farlo) la norma che l’abbia legittimata.

    Nel dibattito che ne è scaturito è intervenuto a nome del Comitato Lorenzo (si presume l’avv. Santovincenzo) che ha scritto un “commento” del tutto inaccettabile, perché fa delle affermazioni non rispondenti al vero, che alimentano una vera e propria disinformazione, a partire addirittura dalla “assicurazione” data (ma pur essa non dimostrata) che fino ad una certa data gli impianti pubblicitari potevano essere legittimamente collocati in deroga al C.d.S..

    Il 5° comma dell’art. 4 del vigente Regolamento delle Affissioni approvato con la delibera n. 37/2009 consente tuttora, ma solo per cartelloni di dimensioni non superiori a mt. 1,20 x 1,80, una serie di deroghe al Codice della Strada riguardo alle distanze minime per il posizionamento degli impianti pubblicitari: le stesse identiche deroghe erano consentite anche dal precedente Regolamento approvato con delibera n. 100/2006, ma per cartelloni di inferiori dimensioni di mt. 1,00 x 1,40.

    Non risponde quindi al vero nemmeno quanto affermato sempre da Lorenzo in un successivo commento riguardo alla mutata normativa del Codice della Strada ed alle deroghe delle precedenti Giunte di centro-sinistra, che sarebbero state prorogate, riprorogate, ed ancora prorogate (anche qui senza darne nessuna dimostrazione).

    La delibera di iniziativa popolare propone l’abrogazione del suddetto comma 5, che Lorenzo sembra invece avere dimenticato del tutto, dal momento che – anziché ricordarla espressamente – dichiara che il Comitato Promotore, per porre rimedio ad una disciplina scandalosa, ha proposto una delibera di iniziativa popolare che contiene tra l'altro la richiesta di fare subito il Piano Regolatore degli Impianti, perché secondo lui proprio il Piano Regolatore fa piazza pulita di tutte le deroghe.

    La delibera di iniziativa popolare non contiene affatto tale richiesta e chiede caso mai di non fare subito il Piano Regolatore, come dimostra la relazione illustrativa che specifica alla fine che tale intervento si rende necessario anche e soprattutto per ristabilire i criteri ed i limiti che dovrà rispettare il Piano Regolatore da redigere ed approvare secondo quanto previsto dalla delibera stessa, opportunamente depurata. In particolare si propone di abrogare tutte le deroghe al Codice della Strada e del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

    Il Piano Regolatore delle Affissioni, così come illustrato lo scorso 22 ottobre, non si sogna affatto di fare piazza pulita di tutte le deroghe, come ha peraltro evidenziato Bosi Rodolfo nelle osservazioni che sono state inizialmente pubblicate anche su questo blog, ma che sono state poi misteriosamente cancellate.

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  18. Ad integrazione e conferma porto il dispositivo della deliberazione n. 193 del 25 ottobre 2004 con cui il Consiglio Comunal edi Roma ha deliberato testualmente <>.

    Come risulta anche dalla relazione illustrativa della delibera di iniziativa popolare, é stata prorogata la scadenza del 31.12.2007, perché <>.

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  19. Che strano... sembra di sentire Bosi...

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  20. @Anonimo del 30 gennaio 2011 20:59
    Più di preoccuparti di chi parla cerca di capire cosa scrive e magari rispondi.

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  21. Integrazione al commento delle 13:14 di Ale77 che è stato pubblicato troncato.

    Ad integrazione e conferma porto il dispositivo della deliberazione n. 193 del 25 ottobre 2004 con cui il Consiglio Comunal edi Roma ha deliberato testualmente "di avvalersi della facoltà di deroga, prevista dall’art. 23 c. 6 del D.Lgs. n. 285/92 e dall’art. 51 c. 2 e c. 4 del D.P.R. n. 495/92, a parziale modifica dell’art. 2 lett. D del Titolo I All. A2 della deliberazione C.C. n. 254/95, in via transitoria, nelle more dell’approvazione del nuovo Regolamento e della redazione dei piani particolareggiati dell’impiantistica pubblicitaria, e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2007, limitatamente agli impianti già autorizzati dall’Amministrazione, le cui concessioni sono in fase di rinnovo e, di conseguenza, consentire la permanenza degli impianti pubblicitari, ivi previsti, a condizione che risultino collocati nel rispetto dello spazio di avvista".

    Come risulta anche dalla relazione illustrativa della delibera di iniziativa popolare, é stata prorogata la scadenza del 31.12.2007, perché "con delibera n. 100 del 12.4.2006 il Consiglio Comunale ha adottato il nuovo Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni, recependo le deroghe citate senza dare soluzione definitiva al contenzioso ed al conseguente danno erariale derivato dalla procedura di riordino. ... Con deliberazione n. 45 del 17.3.2008 il Commissario Straordinario ha reiterato le deroghe al Codice della strada e prorogato la verifica dei vincoli contenute nella delibera n. 193/2004, consentendo (ma unicamente per gli impianti autorizzati e con i titoli in fase di rinnovo) la permanenza sul territorio fino alla redazione del Piano Regolatore degli impianti e dei piani di localizzazione".

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  22. @ Ale77
    In merito alla tua del 31 gennaio 11:11

    Non mi preoccupo affatto di chi parla.Sarebbe meglio preoccuparsi del perchè uno parla e di cosa dice. Era solo una mia riflessione (credo condivisa da molti), che ho esternato. Mi mancano molto quei discorsi prolissi di riferimenti legislativi e averli rivisti mi ha fatto ripensare a Bosi che sinceramente mi stava pure simpatico e un pò mi manca. Sul rispondere, che devo dire? non c'è nulla da rispondere. In sostanza citi una svalangata di deliberazioni e norme che non fanno altro che precisare meglio, riconfermandoli, i concetti espressi da R.A. e Lorenzo.

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  23. @ Anonimo del 01 febbraio 2011 19:58
    Scusami ma il tuo tono mi sembrava un tantino polemico. Sicuramente ho frainteso ed ho risposto in malo modo.
    Se quei discorsi ti mancavano e li hai ritrovati me ne rallegro.
    Un saluto.

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