giovedì 27 novembre 2014

Anche Roma avrà i cartelloni intelligenti? La proposta dell'Aipe sugli impianti smart in attesa delle gare pubbliche



Forse una tipologia di cartellone davvero utile a Roma sarebbe quella che vedete nella fotografia qui sopra. Dati i continui allagamenti delle nostre strade, potrebbe essere molto apprezzata dai romani.

Al di là di questa idea un po' estrema, è sempre più diffusa nelle grandi città la richiesta di una nuova forma di comunicazione esterna, al passo con i tempi e interattiva. Non è difficile immaginare un futuro con pochi cartelloni collegati in rete che forniscono pubblicità "on demand". Ci sta già lavorando il colosso informatico Cisco che a San Francisco sta sperimentando impianti in grado di rilevare la velocità dei veicoli in transito. Se le auto sono ferme in coda, il messaggio pubblicitario sarà più lungo e articolato. Se invece passano veloci, il cartellone si limiterà ad uno slogan breve ed efficace.

A Lima, in Perù, non è raro imbattersi in cartelloni dotati di una speciale tecnologia che assorbe le polveri sottili per purificare l'aria. E gli esempi potrebbero continuare.

Il cartellone ecologico di Lima

E' in questo solco che l'Aipe, una delle principali associazioni di imprese pubblicitarie a Roma, ha presentato in Campidoglio la propria proposta di cartelloni smart. Impianti che possono fornire diversi servizi alla città: telecamere di sicurezza, controllo del traffico e dell'inquinamento, sistemi di chiamata delle forze dell'ordine e informazioni di diversa natura. Inoltre, secondo quanto hanno dichiarato i responsabili dell'associazione, saranno anche esteticamente gradevoli, composti da materiali anti graffiti e eco-sostenibili.

Il progetto è sicuramente interessante e il Campidoglio potrà tenerlo in considerazione nel momento in cui andrà a predisporre i bandi di gara. Occorre ricordare, infatti, che una volta terminato l'iter del nuovo Piano Regolatore della Pubblicità (quando cioè saranno a regime anche i piani di localizzazione), dovranno essere indetti fino a 10 bandi di gara. Chi se li aggiudicherà potrà fornire dei servizi alla città. Abbiamo ricordato altre volte il bike sharing, le toilette pubbliche, ma non è escluso che il Comune voglia anche dotarsi per esempio di telecamere di sicurezza. E questa tecnologia potrebbe ritornare utile.

A leggere bene il comunicato dell'Aipe sembra di capire che questi cartelloni intelligenti andrebbero a sostituire i vecchi Spqr, uno dei monumenti all'incuria romana. A queste aziende, infatti (che fanno parte della "procedura del riordino"), è stata riservata una quota rilevante dell'intera superficie pubblicitaria al di fuori dei bandi di gara proprio tra gli impianti Spqr.



C'è però una importante raccomandazione da fare alla giunta comunale. Tutte le idee che arriveranno in questi mesi da parte delle ditte (e anche da parte delle associazioni di cittadini) debbono rientrare nell'alveo del Prip. L'iter del Piano Regolatore deve andare avanti spedito in modo da indire i bandi di gara entro la prossima estate. Non vorremmo trovarci di fronte ad un rinvio dettato da scuse di vario tipo (ad esempio perché i nuovi cartelloni tecnologici necessitano di allaccio elettrico).

Ogni mese perso costa circa un milione di minori entrate al comune di Roma (oggi ne incassa 12 l'anno, mentre a regime la riforma produrrà 24/25 milioni tra canoni e servizi). Dunque non è più l'epoca dei rinvii e delle sperimentazioni. Ma dei fatti e della rapidità.

RASSEGNA STAMPA

Corriere della Sera: I nuovi cartelloni pubblicitari saranno ecologici e anti-graffiti

Esterniamo: Aipe presenta in Campidoglio il progetto per i nuovi cartelloni pubblicitari. Saranno ecologici e antigraffiti

lunedì 24 novembre 2014

Ciampino e Roma: stesso territorio, controlli differenti. La capitale non riesce a copiare le buone pratiche neanche dal proprio vicino?

Nei fatti Ciampino è una zona di Roma. Ma amministrativamente si tratta di due Comuni diversi e quindi gli indirizzi politici cambiano radicalmente. Lo dimostra l'efficienza della Polizia Locale di Ciampino rispetto alla strafottenza di quella romana.

Più volte abbiamo segnalato gli interventi sui cartelloni irregolari nel territorio di Ciampino, mentre pochi metri più in là (zona di competenza capitolina) nessuno si occupava di impianti ben peggiori.

Oggi vi raccontiamo di altre due importanti forme di controllo del territorio, occupazioni abusive di case e nomadi. Prendiamo spunto da due notizie diffuse dalla Polizia Locale di Ciampino.

SVENTATA PER LA TERZA VOLTA L'OCCUPAZIONE DI UNA CASA POPOLARE

Si sono appostati, hanno svolto indagini e hanno colto in fallo una donna che era appena entrata in una casa del comune di Ciampino e l'aveva occupata. Dovrebbe essere la regola per evitare la compravendita di alloggi pubblici che è diventata ormai una piaga. Ma purtroppo a Roma questo non avviene quasi mai, tanto è vero che nella capitale è fiorente un racket organizzato di occupanti abusivi.


Non si tratta quasi mai di famiglie disperate, ma piuttosto di bande che irrompono con la forza negli appartamenti, li occupano e poi li rivendono a sfrattati e bisognosi per circa 20mila euro. Così facendo levano quella casa al legittimo assegnatario che magari aveva aspettato anni, seguendo tutte le trafile burocratiche e che per rispetto della legge o perché anziano o disabile non ha la voglia o la forza di occupare.
Insomma chi è prepotente e violento vince e chi rispetta le regole resta fuori casa.

Un sistema rivoltante che a Roma è diventato la regola. Possibile che la Polizia di Roma Capitale non riesca a mettere un freno a questa piaga? Non parliamo di differenze culturali (Ciampino non è Bolzano), né di distanze chilometriche ma solo della mancata volontà di ripristinare la legalità.

Lo scrive anche Aldo Cazzullo in un editoriale sul Corriere della Sera: "Non è possibile che chi si ritrova la casa sequestrata dal racket delle occupazioni non abbia gli strumenti per riprendersela". Questo alimenta l'età dell'odio (come lo stesso Cazzullo definisce la mancanza di legalità) e i conflitti sociali ai quali stiamo assistendo in questi giorni.

SEQUESTRATO UN FURGONE DIRETTO AL CAMPO NOMADI GRAZIE AL TARGA SYSTEM

Anche in questo caso la notizia diffusa dalla Polizia Locale di Ciampino sembra provenire da un altro mondo. La tecnologia Targa System con pochi soldi permette in tempo reale di verificare se un'auto sia stata rubata o se abbia l'assicurazione scaduta. La Polizia di Roma Capitale non ne è ancora dotata (e te pareva!)

E basta guardarci intorno ogni giorno per vedere circolare furgoni dall'aria molto sospetta che, grazie a questo occhio elettronico, potrebbero essere controllati rapidamente.

Ecco due casi che riguardano il II° Municipio segnalati dalla nostra associazione.

Il furgone qui sotto è stato visto diverse volte nelle strade del quartiere Salario carico di merce dalla dubbia provenienza. All'interno si intravedono due donne nomadi che stanno nascondendo degli oggetti sotto alcune coperte.


Le abbiamo fotografate in azione e abbiamo segnalato la targa alla Polizia Municipale. Ma - a quanto ci risulta - senza conseguenze.

Peggiore è il caso di un altro furgone che vedete qui sotto, presente molto spesso nelle vie del quartiere Africano. Più di un cittadino ha visto mentre veniva caricato a bordo del rame forse (ma ovviamente non ne abbiamo la certezza) proveniente da furti ad impianti di illuminazione pubblica.


Anche in questo caso la segnalazione alle autorità non è servita a nulla, dato che continua a girare indisturbato nella zona.

Eppure basterebbe un Targa System per un controllo rapido almeno ai documenti. Ma Roma, si sa, non è Ciampino! E' molto più piccola e non ha bisogno delle nuove tecnologie né di controlli del territorio. A Roma le regole ci sono già: quelle del più forte e del più prepotente!

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sabato 22 novembre 2014

Volontari e istituzioni per il decoro a Marconi. Al via le 4 giornate di pulizia condivisa

Era dicembre 2013 quando denunciavamo le scritte che invadono il quartiere Marconi.

C'è voluto quasi un anno e l'insistenza del gruppo Retake Marconi per convincere il municipio XI a intervenire. Ora grazie al rinnovato interesse e alla disponibilità dell'assessore all'ambiente Manuele Marcozzi, si è potuta avviare l'operazione di decoro che tutti aspettavamo.
Dopo l'antipasto di settembre, quando volontari e rappresentanti delle istituzioni municipali si sono ritrovati davanti al bistrattato muro di Viale Marconi all'altezza del civico 70, da anni un vero e proprio monumento dell'indifferenza: siamo testimoni di vari interventi da noi stessi sollecitati e quando le scritte riappaiono, nessuno dice nulla! - ecco le 4 domeniche di pulizia condivisa con i cittadini affiancati dall'Ama e dai Pics.

Prima tappa, il muretto di Viale Marconi 70, già imbrattato da scritte riapparse dopo le pulizie di settembre.


Come si presentava prima del 16 novembre


......e com'è oggi dopo l'intervento dell'Ama.


FINALMENTE! l'edificio armonioso e bello com'era stato progettato.

Ma chi ci abita o ci lavora, farà di tutto per mantenerlo pulito, segnalando all'Ama e ai Pics l'eventuale ricomparsa di scritte e affissioni abusive?

E' questo l'obiettivo che devono prefiggersi le Istituzioni: sensibilizzare al decoro.

Con l'aiuto e l'esempio dei cittadini-volontari. Ma con un maggiore investimento in termini di educazione civica e coinvolgimento dei residenti nel monitoraggio dei beni comuni: Retake Roma questo già lo fa.

Serve un contributo fattivo del Comune. Non solo per pulire, ma per educare (e responsabilizzare)!


Una preghiera per la Polizia di Roma Capitale: acciuffate Keios & soci e fategli pulire tutto!


I volontari al lavoro su Via Borghesano Lucchese.


Ed anche questa è fatta!

In primo piano, Antonietta Parente di Retake, gli assessori all'ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, e quello municipale, Manuele Marcozzi.
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All'iniziativa hanno preso parte anche gli assessori all'ambiente e ai lavori pubblici di Roma Capitale. L'amministrazione comunale sembra aver capito che il decoro non è una perdita di tempo, bensì una priorità. E domani si replica, con la seconda domenica di pulizia condivisa. Appuntamento a Viale Marconi 106, per spostarsi in zona e ripulire muri, pali e arredo urbano da scritte e affissioni.

mercoledì 19 novembre 2014

Blog e assessori: le due agende a confronto. Pochi annunci e molta sincerità nel primo incontro pubblico tra la giunta e i blogger romani

Sono tante le notizie che vogliamo darvi in questo articolo e per non annoiarvi troppo cerchiamo di affrontarle tutte per capitoli sintetici.

L'INCONTRO ALLA CASA DELLA CITTA'

Gran parte della giunta comunale e i blogger

 E' la prima volta che i sei blog antidegrado più seguiti a Roma si confrontano con la quasi totalità della giunta capitolina. Un evento fino a pochi anni fa impensabile ma i tempi, si sa, cambiano in fretta. E se l'onda dei lettori cresce costantemente tanto da rendere le pagine di Romafaschifo, Bastacartelloni, Retake Roma, Riprendiamoci Roma, Salvaciclisti e Roma Pulita influenti sulle decisioni prese dalla politica, la politica lo capisce e non solo non si sottrae al confronto, ma anzi ci mette la faccia senza mediazioni.

durante l'intervento dell'assessore alla cultura Marinelli

Ieri la sala era strapiena: 170 posti a sedere e molti in piedi per ascoltare le nostre domande e le risposte degli assessori Leonori, Improta, Masini, Marinelli, Estella Marino, Ozzimo, del vicesindaco Nieri e del comandante dei Vigili Clemente.

Marta Leonori (Roma Produttiva) e Guido Improta (Mobilità)

Abbiamo incalzato Leonori e Improta ad andare avanti sulla riforma della cartellonistica pubblicitaria e sui servizi che la città attende. Sembra che i tempi verranno rispettati e Improta ha assicurato di aver individuato già le postazioni per 340 nuove stazioni di bike sharing.
A Estella Marino e al Comandante Clemente abbiamo suggerito una strada concreta per arrestare il fenomeno delle tags. Masini, responsabile dei lavori pubblici, ha annunciato che presto Roma si doterà di strisce pedonali di tipo europeo, quelle cioè termostampate che non si cancellano dopo pochi giorni.

da sin: Miceli (Roma Pulita), Tonelli (Romafaschifo), Guardascione (Bastacartelloni)

Si è parlato del tesoretto di multe non pagate ogni anno dai romani, circa 340mila su 600mila. Della pulizia meccanica delle strade con lo spostamento delle auto almeno due volte al mese (per ora utopia). Del dramma delle piste ciclabili che non solo non aumentano ma anzi vengono abbandonate. La questione dei tavolini irregolari dei ristoratori, delle doppie file provocate dall'errato arredo urbano e dell'evasione sui mezzi pubblici. Senza ipocrisia, Improta ha spiegato che far salire i passeggeri dalla porta anteriore dei bus a Roma non si può, a causa dell'opposizione dei sindacati. Ma su questo e su tutto il resto i blog hanno delle idee molto chiare.

da sin: Giordani (Salvaciclisti), Di Pasquale (Retake), E. Marino (Ass. Ambiente)


Non c'è stato tempo di approfondire il problema delle bancarelle e del commercio ambulante e mille altre questioni, per cui si è deciso che ci sarà presto un nuovo confronto, magari con un minor numero di assessori.

a sinistra Cifoni (Riprendiamoci Roma)

Un grazie dunque a chi ha voluto ascoltarci in diretta streaming, agli assessori che sono intervenuti e a Roma Pulita per l'organizzazione dell'evento.

Raffaele Clemente (comandante Polizia Roma Capitale)

 Una dettagliata cronaca della serata la trovate in questo articolo molto completo sul Corriere della Sera della brava Manuela Pelati e in questo intervento su Radio Colonna.


MARINO E IL PD

Avrete letto del discorso del Sindaco sul caso Panda e le sue parole sui "poteri e gli interessi che non gradiscono quello che stiamo facendo". Non vogliamo credere che Marino si sia ispirato al nostro articolo di tre giorni fa, né alle analisi che più volte abbiamo fatto sul Partito romano ma la lettura di un Pd ostile ad ogni cambiamento e prono alle lobby si sta diffondendo rapidamente. Basta leggere questo bell'editoriale di Marco Damilano sull'Espresso; questo ragionamento di Sciltian Gastaldi sul Fatto Quotidiano e molti altri.

Marino, lo ribadiamo, non ci sta particolarmente simpatico né ci sembra aver colto fino in fondo le esigenze della città. Ma è certamente meglio di chi vorrebbe sostituirlo.

CARTELLONI E XIII° MUNICIPIO

In quella zona il lavoro dei nostri rappresentanti particolarmente agguerriti (molti di loro sono membri del gruppo Volontari Decoro 13°) e l' impeccabile opera tecnico-legislativa dell'architetto Bosi di Vas, hanno portato ad una risoluzione importante: fu la prima ad essere approvata nel marzo scorso e poi seguirono diversi altri Municipi.
In queste ore il XIII° ha trasformato quella mozione in delibera e dunque partirà a breve con il ripristino del decoro e della legalità sui cartelloni. Torneremo a parlarne. Per ora vi indichiamo alcuni link su questa approvazione.

Qui potete trovare il comunicato dell'assessore Leonori

Qui il comunicato del vicepresidente del Municipio Zuppello

Qui il testo della mozione approvata nel marzo 2014

E qui l'elenco degli impianti senza scheda che Vas ha individuato nel 13°

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Le foto pubblicate in questo articolo sono di Paolo Di Giulio che ringraziamo per il sostegno fattivo

Nessuno tocchi la Leonori. Blog e associazioni si appellano a Renzi perché l'assessore mantenga la delega a Roma Produttiva e non si fermino le riforme di cartelloni e ambulanti.



Ecco il testo dell'appello che abbiamo deciso di mandare dopo le insistenti voci di "rimpasto forzato" nella giunta Marino da parte di un PD romano in guerra con il sindaco. Diciamo no al colpo di mano dell'ala conservatrice del partito che vorrebbe sostituire gli assessori migliori, quelli che si sono distinti nella lotta contro le peggiori lobbies, per mettere al loro posto gente addomesticata e legata a corporazioni e vecchi interessi che non solo frenano il cambiamento, ma precipitano Roma in una crisi economica profonda che si ripercuote, a caduta, sul decoro urbano delle nostre strade.
Per questo, assieme ad alcune delle realtà più rappresentative del web e dell'associazionismo romano, abbiamo voluto esprimere il nostro sostegno all'assessore Marta Leonori che spicca su tutti per il suo impegno di riforma del sistema malato che innerva molti dei settori del commercio e delle attività produttive cruciali per la ripresa economica e per la riqualificazione urbana.
Chiunque ami la città non può non vedere i grandi progressi fatti sotto la guida dell'assessore Leonori nella riforma della cartellonistica pubblicitaria (è stato approvato il 1° Piano regolatore degli Impianti, atteso da oltre 20 anni) e nell'avvio insperato e impensabile fino a pochi mesi fa di un riordino del commercio ambulante che a Roma, a differenza di tutte le altre capitali del mondo, non rappresenta un genere di commercio tipico e strettamente regolamentato, ma un fenomeno dilagante che porta caos, degrado e illegalità. Solo questi motivi, ci fanno dire che Marta Leonori va lasciata al proprio posto e lo abbiamo chiesto a gran voce. Non al PD romano, ma a quello nazionale. L'appello è rivolto dunque al segretario del Partito Democratico e Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. La sua battaglia per il rinnovamento nelle istituzioni, più o meno riuscita che sia, non può prescindere dalla rinascita della Capitale. E noi pensiamo che un rinnovato decoro e regole migliori nel commercio aiuteranno Roma a risollevarsi dalla condizione di profonda crisi economica e sociale che l'affligge da tempo.
Per questo c'è bisogno del contributo di politici nuovi, attenti a quello che accade fuori dal Raccordo e che abbiano a cuore gli interessi comuni e non quelli di corrente. Per questo c'è bisogno che Marta Leonori continui nell'eccellente lavoro svolto finora nell'assessorato a Roma Produttiva.

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Sullo stesso tema:

Lettera aperta a Renzi: a Roma parte del PD non vuole risolvere lo scandalo cartelloni. Anzi boicotta i propri assessori

lunedì 17 novembre 2014

Domani vertice Marino-Pd e incontro blog-assessori. Noi vi consigliamo di seguire il secondo: alle 18.30 alla Garbatella

Sembra che la crisi di giunta sia sventata. Un rimpastino e la sostituzione del vice-sindaco Nieri con Walter Tocci o Marco Causi (entrambi molto esperti della macchina capitolina) potrebbe calmare gli animi. Ci auguriamo che non vengano rimossi assessori chiave per il rinnovamento della città. Ma di questo parleremo in un altro momento quando le notizie saranno più definite.

Per ora vi ricordiamo l'appuntamento di domani, alla Casa della Città, in via della Moletta a pochi passi dalla fermata metro Garbatella. L'orario è stato posticipato di un'ora per permettere la discussione in assemblea capitolina della delicata mozione sulle bancarelle di piazza Navona (su questa storia incredibile vi consigliamo l'articolo di oggi pubblicato da Romafaschifo).



E sempre domani, ci sarà un faccia a faccia tra il Sindaco e i vertici del Pd romano per trovare la quadra sul futuro della giunta.

L'incontro con gli assessori, intervistati dai blog Bastacartelloni, Romafaschifo, Riprendiamoci Roma e dalle associazioni Salvaciclisti e Retake Roma è da non perdere. L'evento - organizzato da Roma Pulita - è un'occasione unica per parlare di cose concrete, senza la mediazione di giornalisti asserviti.

Quindi vi invitiamo a partecipare e in caso non vi fosse possibile venire di persona, a seguire la diretta streaming televisiva.

Qui potete trovare il comunicato stampa sull'evento di domani

domenica 16 novembre 2014

Azzerare la giunta? Molto meglio azzerare il Pd Roma. Vecchia politica e giornali alleati per buttare giù il "Sindaco marziano". Per loro era meglio Alemanno



Una parte del titolo l'abbiamo rubata ad un brillante tweet di Romafaschifo. Perchè è proprio il Pd romano che da mesi ormai ha aperto il fuoco contro Ignazio Marino con pretesti risibili. E il caso Tor Sapienza, assieme alla Panda, è quello che questi figuri aspettavano per innescare la "tempesta perfetta" contro il Sindaco.

In queste ore ci sono riusciti e ce li immaginiamo gongolare nelle stanze del partito e soprattutto tramare e sognare di prendere il posto degli assessori per loro più scomodi, riacquistando il controllo della città. I vari Cosentino, Nobile, D'Ausilio, Giuntella si sentivano ormai da troppo tempo tagliati fuori, senza la possibilità di maneggiare e governare le lobby come erano abituati a fare. A molti di voi questi nomi non diranno nulla, ma sappiate che a Roma le cose sono sempre andate così. Dietro il Sindaco che rappresentava la facciata spendibile della coalizione, le decisioni erano prese da un gruppuscolo di pensatori (!) il cui ruolo era "mediare". Che tradotto significa fare gli interessi dei poteri che li avevano eletti, mettendo sempre in secondo piano quelli di Roma.

E' stato così durante l'epoca Veltroni, quando il partito romano era governato da Goffredo Bettini e dalla sua squadra. E sarebbe dovuto essere così in questa legislatura (tralasciamo il periodo Alemanno perché per molti di loro pensare era un impegno eccessivo).

E invece con Marino non ce l'hanno fatta! I vari dirigenti del partito si aspettavano di essere chiamati, vezzeggiati, adulati prima di ogni decisione. E invece il chirurgo
  • ha cominciato a pedonalizzare i Fori Imperiali senza consultarli;
  • poi ha chiuso il Tridentino (facendo imbufalire i loro referenti nel commercio);
  • ha licenziato i dipendenti fannulloni dell'Opera (lasciando di stucco i loro referenti sindacali);
  • ha riformato la cartellonistica pubblicitaria (mandando in bestia le ditte che per anni li hanno appoggiati);
  • ha avviato il censimento dell'ambulantato (provocando le ire di chi sperava di proseguire nel solco di Alemanno);
  • ha nominato un comandante dei vigili esterno al corpo (facendo insorgere l'Ospol);
  • ha azzerato i vertici delle municipalizzate (senza verificare il gradimento del partito per le nuove nomine);
  • ha aumentato il costo della sosta tariffata (causando i mal di pancia del romano maghinaro che vota a sinistra);
  • ha registrato le coppie gay sposate all'estero (mettendo in imbarazzo i baciapile Pd nei confronti delle gerarchie vaticane).

E' davvero troppo! Il Partito doveva ristabilire l'ordine precostituito. Doveva tornare a contare per i micro-potentati che hanno fino ad oggi condizionato il mancato sviluppo di Roma. E allora quale occasione migliore che sfruttare il malcontento delle periferie esasperate dalla convivenza con gli immigrati e la storia della Panda senza permesso Ztl.

Il fatto che quei centri di accoglienza fossero opera di Alemanno non viene ricordato da nessuno. Che quella Panda sia solo il simbolo di una politica della sosta completamente sbagliata e che ci si dovrebbe concentrare sulla sua riforma, non importa minimamente né al Pd né tanto meno ai giornali che cantano il de profundis della giunta solo perché i loro proprietari palazzinari sono molto scontenti della gestione dell'edilizia dell'assessore Caudo.

E così, dopo che il Messaggero lo ha attaccato ogni giorno, oggi una delle migliori firme del Corriere scrive che Marino si doveva concentrare su altro piuttosto che pedonalizzare i Fori. E Repubblica gli chiede di "togliere il disturbo" perché si è occupato dei poteri forti ai vertici delle municipalizzate invece di dedicarsi ai problemi di Torre Angela.

Questa stampa, la prima responsabile del disastro romano, dovrebbe vergognarsi della propria mancanza di indipendenza e di autorevolezza invece di sputare sentenze così semplicistiche. Come se restituire alcune aree del centro ai pedoni fosse incompatibile con il restituire decoro alle periferie. Come se l'amministrazione di una grande città dovesse fare una cosa per volta.

Noi crediamo che Marino sia assai impreparato e che non abbia colto fino in fondo le vere richieste della città (che i blog antidegrado spiegano da anni). Ma tra il Sindaco marziano e i dorotei degli anni duemila, saremo sempre al fianco del primo. Perché o si cambia o si muore!

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giovedì 13 novembre 2014

Scene di ordinario degrado. Come abusivismo e commercio regolare si equivalgono nell'invasione sistematica del territorio


Dai nostri lettori ci arrivano foto da tutta Roma che ritraggono piazze e marciapiedi in ostaggio di un commercio ambulante invasivo e senza regole. Sia che si tratti di banchi regolari o di venditori abusivi.

Sotto e in apertura, Piazza Fermi: solito furgone-magazzino posteggiato in curva impedendo la visuale di chi attraversa e sopraggiunge in auto da sinistra - in divieto di sosta (art. 158 comma 1c Codice della Strada) - e banchi a rotazione che non rispettano gli ingombri e la segnaletica a terra, piazzando merci e stendini oltre lo spazio consentito (art. 16 regolamento delle attività commerciali sulle aree pubbliche)




Altro "must" del commercio ambulante, i "carrellini" dei venditori itineranti. Secondo il regolamento comunale (art. 20) questa tipologia di commercio è autorizzata esclusivamente dai municipi (della serie non incolpate il comune). Il carrellino in questione si trova (come tanti) su Viale Marconi. Piccolo problema: interpellato un vigile di zona, ci ha detto che potrebbero sostare SOLO nelle vie laterali.


Viale Marconi, sabato sera. Distesa di venditori abusivi che si aggiungono agli itineranti regolari, banchi fissi, stand e gazebo temporanei di onlus e partiti politici, che rendono la strada impraticabile in diversi punti.




La fermata dell'autobus assediata dai teloni degli abusivi e dalle macchine in divieto sulla corsia riservata ai mezzi pubblici (art. 158 comma 2d del Codice della Strada). I vigili? Forse erano in sciopero...


Qui siamo a Circonvallazione Cornelia, bancarella "fuori mercato" regolare (per vedere meglio come s'inserisce nel contesto del quartiere cliccate qui)

Sotto, Largo Boccea, mercatino giornaliero davanti all'entrata dell'Upim.


Sarà felice la proprietà della catena di abbigliamento che ha da poco rilanciato la sua immagine: a Roma, non riesce a esporre la vetrina coperta dalle bancarelle posizionate sulla carreggiata in divieto di sosta. Ma si sa, la categoria usufruisce di un trattamento di favore.

E nonostante ciò scende in piazza e protesta contro l'"abusivismo" tacendo dell'invadenza e del degrado causato dai loro mercatini autorizzati e dalle bancarelle regolari che aumentano a vista d'occhio.

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Sullo stesso argomento:

http://www.bastacartelloni.it/2014/08/bancarelle-in-attesa-dei-bandi-di-gara.html

http://www.bastacartelloni.it/2014/10/da-oggi-gli-ambulanti-scendono-in.html

http://www.bastacartelloni.it/2013/05/i-due-problemi-del-commercio-ambulante.html

mercoledì 12 novembre 2014

Faccia a faccia blog-assessori: martedì prossimo tutti alla Casa della Città per un confronto sul decoro di Roma

 
Ci sarà una gran parte della giunta comunale. E a porre le domande questa volta saremo solo noi blogger e associazioni cittadine per il decoro. L'incontro, promosso da Roma Pulita, si terrà martedì prossimo a partire dalle 17.30 in via della Moletta, in zona Garbatella/Ostiense.

Oltre Bastacartelloni, parteciperà Retake Roma, Romafaschifo, Riprendiamoci Roma e Salvaciclisti.

Gli assessori che vedete nel volantino qui sotto hanno già confermato la loro presenza e se ne stanno aggiungendo altri, tra i quali Giovanna Marinelli, responsabile della cultura. Parteciperà anche il comandante dei Vigili Urbani, Raffaele Clemente.

I blog presenteranno il loro lavoro e subito dopo inizierà il dibattito con tempi contingentati e diritto di replica.



Tutti i lettori e i simpatizzanti dei blog antidegrado sono invitati a partecipare. La sala contiene circa 150 persone, per cui se volete posti a sedere siate puntuali!

lunedì 10 novembre 2014

La gara per il bike sharing elettrico è andata deserta (e meno male)! Quando arriveranno le bici pubbliche a Roma?

Lo avevamo scritto i primi di settembre. La gara indetta dalla giunta per una manciata di postazioni di biciclette elettriche è senza senso e deve andare deserta. E così è finita! Nessun operatore nazionale o internazionale ha presentato un'offerta.

Una stazione di Bike Sharing a Nizza
La cosa ha una sua logica: nella capitale il bike sharing dovrà essere finanziato dalla pubblicità sui cartelloni e dunque a costo zero per il Comune. Grazie al Prip approvato a fine luglio, Roma potrà avere un servizio di biciclette pubbliche all'altezza delle altre città europee. Una piccola percentuale della superficie pubblicitaria totale (circa il 7/8 per cento) sarà riservata a coprire i costi dell'operatore che vincerà la gara d'appalto. E nella gara, il Campidoglio potrà chiedere una quota anche di biciclette elettriche.

Che senso avrebbe avuto allora immettere sulle strade un bike sharing elettrico totalmente scollegato dal resto e per di più molto costoso per le casse capitoline (circa 380mila euro per soli 18 mesi)? Una "scemenza" come l'abbiamo definita sul nostro blog, che per fortuna è stata bocciata dal mercato.

A Barcellona ci sono 420 stazioni di biciclette

Ma allora quando arriveranno a Roma ste benedette biciclette pubbliche? A Striscia La Notizia, l'assessore Improta ha incautamente risposto "I primi mesi del 2015". Ma si tratta di una data molto ottimistica, anzi impossibile da realizzare.

Vale la pena allora ricordare le prossime tappe del percorso che porterà alla riforma della cartellonistica e dunque al bike sharing:

1) Dopo l'approvazione del Piano Regolatore a luglio, occorre redigere i "piani di localizzazione". Si tratta di strumenti attuativi che strada per strada e quartiere per quartiere stabiliranno una volta e per tutte dove si possono installare i cartelloni pubblicitari. Una operazione niente affatto facile che sta realizzando AequaRoma, la società controllata dal Comune che si occupa delle entrate tributarie.

A quanto risulta a Bastacartelloni l'operazione sta andando avanti speditamente ma difficilmente sarà conclusa prima della fine del 2014.

2) I piani di localizzazione dovranno passare ai Municipi che potranno formulare le loro osservazioni
Per questa fase occorrerà circa un mese di tempo

3) La Giunta capitolina dovrà recepire le osservazioni dei Municipi ed eventualmente controdedurre (cioè integrare il testo con le osservazioni ritenute utili e rigettare quelle non attinenti).

4) La Giunta dovrà scrivere materialmente i bandi di gara. Uno di questi sarà riservato al bike sharing, gli altri ad diversi servizi che il comune vorrà ottenere in cambio dalla pubblicità (toilette, arredo urbano, manutenzione del verde etc)

5) Una volta aggiudicati i bandi, le ditte vincitrici avranno necessità di diverse settimane prima di installare sul territorio i nuovi cartelloni e le stazioni di bike sharing.

Insomma come si può capire, prima di salire in sella ad una bicicletta pubblica dovremo attendere probabilmente l'estate o forse l'autunno del 2015.

E non è molto, dato che è una rivoluzione che Roma attende da 20 anni!

Parigi

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Sullo stesso argomento

Bike sharing: quel bando sulle bici elettriche che si dimentica del Prip. Ecco perché la gara deve andare deserta

venerdì 7 novembre 2014

Via Anastasio II: sposta da qui e rimetti lì, ma sempre in divieto di collocazione rimane!


Dopo la ricognizione di Piazza Pio XI e Via Gregorio VII, rieccoci a Via Anastasio II.

Pure qui, nulla o quasi è cambiato rispetto a febbraio. C'è stato giusto un "rimescolamento" di carte(lloni): la palina toponomastica di (finta)pubblica utilità è stata ricollocata prima del cartello 2x2 della PES, che nel frattempo ha dichiarato fallimento e i cui impianti sull'Olimpica sono stati rilevati da un'altra ditta. Questo invece si presenta con lo scheletro di metallo, senza il pannello pubblicitario, a distanza illegale da una palina dell'Al.Ma vuota pure quella.


Qui si raggiungono vette di comicità involontaria. Due impianti a distanza di pochi centimetri, violano il CdS e regolamento comunale. Un 3x2 della Nuovi Spazi, affiancato da un cartello 1x1 della Graficolor che a febbraio si trovava sulla sinistra. Ora è stato spostato a destra, ma rimane attaccato all'impianto giallo, in violazione delle distanze minime del CdS/regolamento comunale (50/15 metri!)


Eh già, proprio 15 metri l'uno dall'altro, come prescrive il regolamento comunale per i mezzi e gli impianti pubblicitari di dimensioni superiori a 1,20x1,80.......quello giallo ANDREBBE rimosso.

In teoria.


mercoledì 5 novembre 2014

Piccole segnalazioni simbolo del grande caos romano. I cittadini che si ribellano sono sempre di più

Mettiamo insieme in questo post diverse denunce arrivate dai lettori negli ultimi giorni. Si tratta di cartelli abusivi, rifiuti abbandonati e "monnezza" varia. Normale amministrazione direte voi, ma la parte migliore sta nel fatto che mentre prima nessuno ci faceva caso, adesso i romani che non accettano lo stato di degrado sono molto più numerosi. E questo non può che farci piacere.

Cominciamo da P. C. che sta combattendo la sua piccola battaglia per il decoro di un'area nel quartiere Cinecittà/Don Bosco. Ha fatto un collage di microaffissioni illegali di carrozzerie e parrucchieri che ha regolarmente segnalato

Un negozio di parrucchiere ha imbrattato l'intera zona

Lo stesso ha fatto un negozio di idraulica
Questo dentista dalla dubbia qualità professionale ha tappezzato l'intero quartiere di robaccia

Proseguiamo con Stefano B. che con grande ironia ci segnala una "nuova forma di arredo urbano di qualità che impedisce la sosta delle auto" nel 13° Municipio

Siamo in piazza S. Pio V davanti ad una chiesa, una scuola, un asilo e un teatro

Infine Roberta S. segnala l'abitudine di un'impresa edile di scaricare calcinacci e materiali da cantiere accanto ai cassonetti in via Filippo Marchetti, viale Arrigo Boito e limitrofe (2° Municipio) da ormai diverso tempo. Anche qui bisogna sempre ricordare che se ci propongono lavori in casa a prezzi troppo economici, un trucco ci sarà. Lo stesso discorso che vale per i traslocatori che attaccano adesivi ovunque offrendo sgomberi a pochi spiccioli, tanto poi gettano tutto nei parchi!

Lavandini e calcinacci in viale Arrigo Boito
Scena che si ripete ogni giorno da tempo

lunedì 3 novembre 2014

La bancarellopoli di Via Nazionale, con i venditori abusivi di fianco a quelli regolari che non protestano


Ecco un'immagine che vale più di mille parole.

Via Nazionale, sabato sera, pochi metri da Piazza della Repubblica. Uno dei nuovi banchetti di pelletteria "made in Italy", evidentemente autorizzato dal comune, con i faretti abbaglianti da officina - non proprio adeguati al contesto della via, tra eleganti boutique delle griffe più importanti e alberghi a 5 stelle - circondato da venditori abusivi di spillatrici (appoggiate alle panchine di marmo) e foulard, che rimangono tranquilli al loro posto per mezz'oretta buona (fin quando siamo rimasti nei paraggi) senza che i regolari accennino a una qualche forma di protesta.

Avete capito, cari bancarellari che vi lamentate degli "abusivi"?

Ci sono vostri colleghi che lavorano accanto agli abusivi, ma non fanno o dicono nulla per cacciarli!





Due banchetti di accessori e un camion bar, all'angolo con Via Torino
Neanche una via dello shopping d'eccellenza è salva dall'ambulantato regolare


Concludiamo con il banchetto all'angolo con Piazza della Repubblica.

Questo, come gli altri su Via Nazionale, è apparso negli ultimi due anni.

Non bastava dunque che la piazza della stazione Termini, di qui poco distante, fosse ridotta a un mercatino da Terzo Mondo che viola qualsiasi norma di sicurezza e principio di decoro.

Ci volevano anche le bancarelle - quale tipologia: fuori mercato, a rotazione, licenze anomale? - su Via Nazionale. Resta da capire se l'assessorato alla Roma Produttiva sia intenzionato, con l'annunciata riforma del settore, a diminuire gradualmente il peso del commercio su strada, oppure, decida di continuare a rilasciare o rinnovare le autorizzazioni in eterno, come hanno fatto tutti i predecessori di Marta Leonori.

Perché la chiave di volta è DIMINUIRE -  seppure gradualmente - il numero di licenze per posteggi fuori mercato e gruppi rotativi, non aumentarle o rinnovarle integralmente o spostarle in periferia.

Poi bisogna riqualificare quelle esistenti, con banchi più decorosi e merce di qualità. Lo dovrebbero capire i sindacati di categoria che sono scesi in piazza con richieste che mirano soltanto alla conservazione dello status quo. E intanto, le bancarelle (regolari) aumentano....